Sono raccolti in questo volume i capolavori narrativi di un grande protagonista della cultura italiana del secondo dopoguerra, di uno scrittore che fu sempre sperimentale e innovativo, alieno da tutti gli “ismi” del Novecento. La scelta comprende quattro romanzi:
Le parole del padre (1991), un’intensa storia di dialogo tra padre e figlio, nell’Italia contadina dell’anteguerra e in quella urbana del dopoguerra;
La valle dei cavalieri (1993, Premio Supercampiello), rievocazione di quasi un secolo di storia italiana, dal disastro coloniale di Dogali, nel 1887, al terrorismo degli anni di piombo;
Appennino (2003), ritratto di due fratelli tanto diversi quanto complementari, Fabio, avvocato e scrittore, e Aldo, «pittore dilettante, musicista dilettante, uomo dilettante», ma soprattutto ritratto di quelle terre canossiane che hanno visto muoversi all’ombra della Pietra di Bismantova personaggi come Silvio D’Arzo, Giuseppe Dossetti e Giovanni Lindo Ferretti; infine
Cameo (2006), in cui attraverso l’esperienza di uno psichiatra reggiano, figlio di deportati ad Auschwitz, rivive la storia di una comunità ebraica. A questi si aggiungono cinque racconti nei quali si respirano le stesse atmosfere sospese tra destini individuali e memoria collettiva, tra suggestioni autobiografiche e riflessioni di valore universale. Una raccolta suggestiva di alcune delle opere più importanti firmate da un maestro indimenticabile.